- Articolo
- Fonte: Campus Sanofi
- 24 set 2024
Il peso e il rischio di riacutizzazioni nella BPCO secondo il Dottor Surya Bhatt
Il mio nome è Surya Bhatt. Sono professore di medicina all'Università dell'Alabama a Birmingham e sono un ricercatore in ambito BPCO. Questo discorso è sponsorizzato da Sanofi e Regeneron e non riceverai alcun credito ECM. Uno degli aspetti rilevanti della BPCO sono le riacutizzazioni. E queste non sono solo un inconveniente, ma sono associate a una significativa progressione della malattia. Ora ci sono molti dati che suggeriscono che queste riacutizzazioni sono associate al declino della funzionalità polmonare. Sono comunemente causate da infezioni virali o infezioni batteriche, a volte dovute alI‘inquinamento ambientale e alle esposizioni professionali. Indipendentemente dalla causa, la gravità è determinata dal luogo in cui vengono trattati, il che non è l’ideale. Ma se riescono a trattarsi con gli steroidi e gli antibiotici a casa, si classifica come una riacutizzazione «moderata». È «grave» se comporta che il paziente finisca in ospedale. Le persone che soffriranno di riacutizzazioni andranno incontro ad un declino della funzionalità polmonare più rapido rispetto a coloro che non hanno riacutizzazioni: qui a destra sono riportati i dati dello studio COPDgene in cui è stato osservato il calo di FEV1 dovuto alle riacutizzazioni e la frequenza delle riacutizzazioni.
In particolare per i pazienti con riacutizzazioni gravi e per i soggetti con malattia piu lieve con maggiore funzionalità polmonare da perdere, l'effetto può essere abbastanza drammatico. Il calo di FEV1 può arrivare fino a 87ml per una grave riacutizzazione in un paziente con GOLD1. E come si può immaginare, se si hanno 4 o 5 riacutizzazioni, si può perdere fino a mezzo litro di FEV1 in 4-5 anni. Le riacutizzazioni gravi sembrano essere degli eventi sentinella del decorso dei pazienti con BPCO. Quando qualcuno sperimenta la prima riacutizzazione, sembra poi che vada incontro ad altre riacutizzazioni. In uno studio retrospettivo su circa 75.000 pazienti in Canada Sammy Suissa ha modellato la frequenza delle riacutizzazioni severe e ha scoperto che l'intervallo mediano usuale tra una prima e una seconda riacutizzazione è di circa 5 anni e mezzo; successivamente le riacutizzazioni si verificano ad intervalli progressivamente più brevi fino al punto che, intorno alla decima riacutizzazione, l'intervallo mediano è di circa 4 mesi. Si può quindi immaginare un paziente che nel giro di pochi anni si adatta ad uno schema di 3 o 4 riacutizzazioni che necessitano di ricovero ospedaliero in un solo anno.
E questo non è senza conseguenze. Questo tipo di riacutizzazioni possono avere un effetto sulla mortalità. Il rischio di mortalità è circa doppio se si verificano due riacutizzazioni gravi invece di una riacutizzazione grave e il rischio di mortalità è cinque volte superiore se si verificano dieci riacutizzazioni invece di una grave riacutizzazione. Quindi c‘è un aumento quasi direttamente dipendente dei rischi con l'aumento della frequenza delle riacutizzazioni gravi. E la curva a destra mostra il rischio di morte dopo una singola grave riacutizzazione che richiede il ricovero ospedaliero. Pertanto la mortalità entro un anno è di circa il 25% e la mortalità entro quattro anni dalla dimissione dopo la prima grave riacutizzazione è del 50%.
Che cos'è la BPCO?
La BPCO è una malattia polmonare infiammatoria cronica che causa l’ostruzione del flusso d’aria dai polmoni. I sintomi includono difficoltà respiratoria, tosse, produzione di muco (espettorato) e respiro sibilante. È tipicamente causata dall‘esposizione a lungo termine a gas irritanti o particolato, il più delle volte fumo di sigaretta. Gli individui affetti da BPCO corrono un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiache, cancro ai polmoni e una varietà di altre condizioni.
Il ruolo critico delle riacutizzazioni nella progressione della BPCO
Il Dott. Bhatt sottolinea che le riacutizzazioni della BPCO non sono semplici inconvenienti ma sono eventi cruciali che influenzano in modo significativo il decorso della malattia.”Un altro aspetto molto importante nella BPCO sono le riacutizzazioni. E queste non sono solo un inconveniente, ma sono associate a una significativa progressione della malattia", afferma. Le riacutizzazioni sono tipicamente innescate da infezioni virali o batteriche o dall’inquinamento ambientale e dalle esposizioni professionali.
Impatto sulla funzione polmonare
Le riacutizzazioni hanno un profondo impatto sulla funzione polmonare, con dati che suggeriscono un legame tra le riacutizzazioni e il declino accelerato della funzione polmonare. Il dottor Bhatt osserva: "Ci sono molti dati che suggeriscono che queste riacutizzazioni sono associate al declino della funzionalità polmonare". Questo calo è più grave in caso di riacutizzazioni frequenti. Ad esempio, cita Io studio COPD Gene, che mostra come la frequenza delle riacutizzazioni è correlata al tasso di declino del FEV1, una misura della funzione polmonare.
Gravità e trattamento
La gravità delle riacutizzazioni può variare, influenzando in modo significativo gli approcci terapeutici e i risultati. "Se riescono a trattarsi con gli steroidi e gli antibiotici a casa, si classificano come riacutizzazioni «moderate». Se, invece, è necessaria l'ospedalizzazione, si tratta di una riacutizzazione «grave».”, spiega il dottor Bhatt. La distinzione tra riacutizzazioni moderate e gravi è cruciale in quanto determina il protocollo di trattamento immediato e la strategia di gestione a Iungo termine.
Gli effetti a cascata delle riacutizzazioni gravi
Le riacutizzazioni gravi sono particolarmente preoccupanti a causa dei Ioro effetti a cascata sulla salute. Il dottor Bhatt discute uno studio di Sammy Sosa, che ha modellato la frequenza delle riacutizzazioni gravi tra circa 75.000 pazienti in Canada. Dallo studio è emerso che l’intervallo tra le riacutizzazioni tende a diminuire nel tempo, indicando un modello di peggioramento della malattia. "Quando qualcuno ha una prima riacutizzazione, sembra che si generino altre riacutizzazioni”, spiega.
Rischio di mortalità
Il rischio di mortalità associato a gravi riacutizzazioni è notevole. Sottolinea il dottor Bhatt: ”Il rischio di mortalità è circa doppio se si verificano due riacutizzazioni gravi anziché una riacutizzazione grave. E il rischio di mortalità è cinque volte maggiore se si verificano dieci riacutizzazioni anziché una riacutizzazione grave”. Inoltre, il rischio di morire entro un anno a causa di una grave riacutizzazione che richiede il ricovero ospedaliero è di circa il 25%, che aumenta al 50% entro quattro anni dalla dimissione.
In sintesi
Gli approfondimenti forniti dal Dottor Surya Bhatt mettono in luce le gravi implicazioni delle riacutizzazioni della BPCO. Comprendere i fattori scatenanti, la frequenza e la gravità di queste riacutizzazioni è fondamentale per gestire efficacemente la BPCO. Poiché la ricerca continua ad evolversi, è essenziale che gli operatori sanitari rimangano informati sulle migliori pratiche per il trattamento e la gestione delle riacutizzazioni per migliorare la qualità della vita dei pazienti con BPCO. lnoltre, le strategie preventive, tra cui la cessazione del fumo e la riduzione dell’esposizione agli agenti inquinanti, rimangono componenti chiave della gestione della BPCO. Attraverso un approccio globale che includa sia la prevenzione che la gestione efficace delle riacutizzazioni, l’impatto della BPCO può essere significativamente ridotto.
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