- Risorsa
- Fonte: Campus Sanofi
- 20 feb 2025
Nuove prospettive: innovazioni e sfide nella gestione della BPCO

Perché iperinsufflazione e funzionalità polmonare sono considerati importanti nella gestione della BPCO?

La Prof. Camiciottoli illustra come l’iperinsufflazione non solo è un fenomeno responsabile di manifestazioni come la dispnea, ma anche di cambiamenti strutturali e funzionali a carico del cuore.
Questa condizione può essere migliorata con farmaci broncodilatatori. Il panorama terapeutico si è recentemente arricchito con l'introduzione di una terapia biologica innovativa, che riducendo l’iperinsufflazione migliora il quadro clinico di questi pazienti.
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Quali sono le novità delle linee guida GOLD per affrontare la BPCO?

Il Prof. Spanevello illustra le novità introdotte nelle nuove linee guida GOLD 2025, tra cui una notevole attenzione alle comorbidità, in particolare cardiovascolari, e alle nuove soluzioni terapeutiche.
Le ultime raccomandazioni GOLD 2025 presentano sviluppi significativi nella gestione della BPCO. Tra questi, l'introduzione del primo farmaco biologico segna l'inizio di una fase innovativa nel trattamento dei pazienti affetti da questa malattia.
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In che modo il pleiotropismo influenza l'approccio terapeutico alla BPCO?

Il Prof. Papi evidenzia il valore del primo trattamento biologico specifico per un particolare fenotipo di pazienti con BPCO, in grado di inibire diverse vie patogenetiche attivate dall’infiammazione T2
Una quota di pazienti con BPCO, non asmatici, esprime meccanismi e marcatori patogenetici legati all’infiammazione di tipo 2. Per questi pazienti si prospetta la possibilità di trarre vantaggio da una terapia innovativa recentemente introdotta, in grado di inibire diverse vie patogenetiche attivate dall’infiammazione T2, come la produzione di muco, la fibrosi e l’ipercontrattilità
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Qual è il ruolo dell’ infiammazione di tipo 2 nella BPCO?

Il Prof. Girolamo Pelaia spiega come terapie mirate migliorano la qualità della vita, della funzione respiratoria, oltre che ridurre le riacutizzazioni.
L’infiammazione di tipo 2 riguarda il 20-40% dei pazienti con BPCO. Essa è identificabile da aumentati livelli ematici degli eosinofili e da un’iperproduzione di citochine infiammatorie (es: IL4 e IL13), che amplificano i fenomeni legati al rimodellamento, all’infiammazione e all’iperproduzione di muco. Una terapia farmacologica mirata che modula sia IL-4 che IL-13 si è dimostrata in grado di portare miglioramenti della qualità della vita e della funzione respiratoria, oltre che ridurre le riacutizzazioni.
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BPCO: broncopneumomatia cronica ostruttiva
- Oishi K et al. J Clin Med 2020; 9(8):2670
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