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Articoli

La diagnosi precoce del diabete autoimmune di tipo 1 potrebbe ridurre il rischio di chetoacidosi diabetica¹

Un ritardo nello screening del diabete autoimmune di tipo 1 (T1D) può aumentare il rischio di chetoacidosi diabetica (DKA) al momento della diagnosi, una complicanza critica potenzialmente fatale, che può portare a uno scarso controllo glicemico e a complicanze neurologiche a lungo termine.1,2 Rilevando precocemente il T1D autoimmune si può ridurre significativamente il rischio di DKA alla diagnosi.3,4

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Avete bisogno di identificare il rischio di sviluppare il diabete autoimmune di tipo 1? Testate gli autoanticorpi!¹

Gli autoanticorpi anti-insula che hanno come bersaglio le proteine associate alle cellule beta fungono da biomarcatori dello sviluppo del diabete di tipo 1 autoimmune (T1D).2 Il numero di autoanticorpi rilevabili attraverso lo screening è correlato al rischio di sviluppare il T1D.1 I test per rilevare il T1D hanno dimostrato un'elevata sensibilità e specificità.3,4

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Come devono essere monitorati nel tempo i soggetti con autoanticorpi positivi al T1D?

I soggetti che risultano positivi a uno o più autoanticorpi delle isole pancreatiche devono essere sottoposti a un monitoraggio medico periodico, che comprende la valutazione regolare dei livelli di glucosio nel sangue e di HbA1c. È inoltre possibile informarli sui sintomi del diabete, sulla chetoacidosi diabetica (DKA) e fornire loro un supporto psicosociale per prepararli a una possibile diagnosi clinica di diabete di tipo 1 (T1D).1

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Quali esami possono aiutare a diagnosticare e monitorare i pazienti con BPCO?

La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è tipicamente sospettata nei pazienti che presentano sintomi come dispnea, tosse cronica o produzione di espettorato. Una diagnosi accurata è fondamentale per una gestione efficace e la spirometria è essenziale per la conferma. Distinguere la BPCO da altre condizioni polmonari, come l'asma, è impegnativo ma fondamentale. Questo articolo fornisce una guida chiara sugli strumenti chiave come la spirometria e i questionari validati per monitorare la progressione della malattia e guidare il trattamento. La comprensione e l'applicazione di questi strumenti può migliorare significativamente i risultati dei pazienti nella gestione della BPCO.

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